Come amo spesso ricordare, può essere facile, oggi, dimenticare che una volta l’unica identità musicale disponibile era quella maschile. Molte delle ragazze di allora volevano essere uguali ai maschi e a volte ne hanno fatto le spese, ma questo ha permesso di aprire nuovi orizzonti all’identità femminile. E per quelle di noi che sono venute dopo: abbiamo potuto essere qualcosa di nuovo perché potevamo vedere loro, pioniere che si affacciavano all’industria musicale con la voglia di assomigliare ai propri idoli, fino a quando non diventavano loro stesse punti di riferimento. Ragazze che piano piano hanno iniziato a reclamare tempo e spazio per l’arte, è tra queste anche l’indomita Wanda Jackson.