Ciò che fa la differenza nel realizzare un progetto, di qualunque natura, in qualunque ambito, credo sia la motivazione.
Ogni volta che in passato ho mosso dei passi, spinta dalla motivazione sbagliata, da un’aspettativa ingombrante, da sentimenti di rivalsa… non è mai accaduto niente. Anzi, ho dovuto fare i conti con la frustrazione, la delusione, le mancanze. Quando il mio ego ha preso il sopravvento, sono sempre inciampata o caduta rovinosamente.
Le ferite che ci procuriamo vanno dapprima curate, poi comincia un lungo processo di convivenza. Cicatrici, a volte visibili, altre impercettibili ma presenti, a ricordare i passi compiuti per le motivazioni sbagliate.
La prima cosa che mi domando oggi, quando un progetto è allo stato embrionale è il “perché”.
Devo confessarvi che Musica di Seta è per me palestra e terapia riabilitativa.
Qui mi alleno a ricercar bellezza e a chiedermi costantemente se le motivazioni che mi spingono a fare ciò che vedete, ascoltate, sfogliate sono vere e non una soddisfazione momentanea di un mio bisogno.
Ho una responsabilità verso me stessa, la mia natura e soprattutto verso di voi che leggete queste pagine, che ci seguite con affetto, che ascoltate la nostra musica.
La spinta emotiva e intellettuale nascosta dietro ogni gesto, colora i progetti musicali, li alimenta e li definisce. Quindi una terapia per rimanere saldi, fedeli e curare le ferite del passato.
È un percorso, un viaggio interiore necessario per poter sostenere la fase due: il “come”.
Come facciamo le cose dice chi siamo e rivela automaticamente i nostri “perché”.
Il passo successivo è “con chi”. Questa è una casa ed è fondamentale scegliere gli ospiti e i commensali che condividono la nostra tavola.
Non si finisce mai di cucinare, mescere vino, fare caffè per restare svegli, cambiare le lenzuola se qualcuno vuole fermarsi. Dove non arrivo io… ci pensa qualcun altro ma qualcuno c’è sempre.
Tutto questo per dirvi che Benvenute, la nostra nuova creatura, è figlia di questi pensieri, di queste motivazioni. Abbiamo spalancato le porte alla musica d’autrice, a canzoni straordinarie e a musiciste di grande valore. Il nostro invito è stato accolto e ognuna ha portato molto più di una canzone ma un mondo intero.
Cosa c’è di più bello, mi chiedo?
Forse seguire il viaggio di questo album, come una madre fiera e apprensiva, presente e silenziosa quando serve per lasciare la parola alla musica che ha la forza di raccontarci e di migliorarci.
CHIARA RAGGI
Crediti:
L’immagine di copertina è uno scatto di Tamara Casula