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LE DONNE CE LE SUONANO: LILITH | FESTIVAL DELLA MUSICA D’AUTRICE
Redazione

Altre Trame è la rubrica sul Mag di Musica di Seta dedicata alle realtà che danno voce e spazio alla musica d’autrice in Italia.
Troviamo importante portare alla vostra attenzione le donne, i festival, le rassegne, etichette discografiche che animano la nostra cultura e sono scese in campo, alcune ben prima di noi, per un ideale che troviamo comune: la valorizzazione della musica d’autrice.

La prima realtà con cui vogliamo inaugurare questo nuovo spazio è forse una delle più longeve, se non la più storica. Parliamo del Lilith Festival e delle cantautrici che l’hanno pensato e reso possibile in tutti questi anni.

Lilith Associazione Culturale, nata a Genova nel 2010, rivolge un’attenzione particolare alle donne e ragazze che negli ultimi anni stanno rinnovando la tradizione della canzone d’autore. Le fondatrici sono le cantautrici genovesi Sabrina Napoleone, Cristina Nico e Valentina Amandolese che, attraverso l’organizzazione di eventi e varie iniziative, danno spazio ai nuovi talenti della musica d’autrice di tutt’Italia.
Parliamo di un’associazione culturale che agisce ad ampio raggio con il Lilith-Festival della Musica d’Autrice, giunto alla decima edizione e l’etichetta discografica Lilith Label. Non solo una kermesse musicale, ma anche un’occasione per confrontarsi e fare il punto sullo stato della musica d’autore e sulla partecipazione delle donne “sul, dietro e oltre il palco”.

 

Sabrina Napoleone ha risposto a qualche domanda per aiutarci a conoscere meglio la loro realtà.

Quali sono i ricordi più belli di questi 10 anni di Lilith Festival?
Sono davvero troppi per essere raccontati in breve. Sicuramente ci restano i piccoli grandi successi con le istituzioni e gli sponsor, alcuni live meravigliosi, alcuni momenti di riflessione e lo show di Peaches gratis nella piazza principale della città.

Qual è la difficoltà ricorrente che avete riscontrato in questi anni?
Sarà banale, ma il fattore economico è sempre stato un’incognita che ci metteva direttamente e personalmente a rischio. Proponendo spesso programmi non allineati alle mode del momento abbiamo sempre dovuto difendere il nostro festival e spiegarne la profonda qualità artistica alle istituzioni che ci hanno aiutato in maniera non continuativa.

Progetti per il futuro, quando si potrà tornare a progettare con serenità?
Abbiamo rinunciato al tentativo di portare in scena il Lilith Festival nel 2020 a causa della pandemia. Le incognite sono troppe e i fondi ancora più difficili da trovare in questo momento di crisi economica. Inoltre abbiamo optato per la via della massima prudenza, per la salute di artisti, staff e pubblico. Torneremo alla carica nel 2021 anche se purtroppo è prematuro azzardare date.

Siete a Genova e siete genovesi. Questa città ha dato tantissimo alla musica italiana. A Genova ci sono sempre stati fermenti artistici tra i più alti e attivi di sempre per quanto riguarda il nostro paese. Qual è il rapporto dell’associazione Lilith con la città di Genova e qual è il vostro rapporto di artiste indipendenti con questa città?
Senza presunzione, in questi anni abbiamo dato molto e molti stimoli, alla nostra città, a livello culturale e soprattutto musicale, sia come associazione che organizza eventi, e produce e pubblica musica, sia come artiste singole. Abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio, di fare la nostra parte.

Vi invitiamo a visitare il loro sito e seguire questa storica realtà in attesa di poterla festeggiare con un anniversario come si deve la prossima estate!

Crediti:
L’immagine di copertina è di Angela Ravaioli
La foto centrale è di Gaetana Milazzo

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